La Stampa
paolo festuccia
Diminuito il pubblico giovane e quello femminile target pregiati per gli sponsor. Crollo anche sul digitale
I conti sono presto fatti: 3 milioni di spettatori in meno si traducono nel 28% in meno di ricavi. Euro più, euro meno a viale Mazzini chiuso il Festival si tirano le somme. Ottimistiche alla vigilia dell’evento, allarmati appena sceso il sipario. E già, perché Rai pubblicità, la concessionaria guidata da Fabrizio Piscopo, nonostante la contrazione del mercato pubblicitario, quest’anno aveva fatto davvero il miracolo: 4 main sponsor di altissimo profilo per la gara canora con 82 interruzioni pubblicitarie tra break e promo in cinque serate (analisi e statistiche dalla Società Barometro). Totale oltre 20 milioni di euro di raccolta. Per la precisione, 20 milioni 200 mila euro finiti nelle casse della Tv pubblica. In sostanza più del 2013, almeno sul fronte delle interruzioni (76 contro 82) con una durata totale di due ore e 17 minuti e 15 secondi (2 ore e 15 nel 2013).
Statistiche e curve di share che nel prossimo consiglio di amministrazione saranno oggetto di discussione tra consiglieri e top management per chiarire da un lato le ragioni di un successo (almeno sulla carta) “commerciale” messo in campo dalla parte corporate della Rai e dall’altro la débâcle editoriale. Una débâcle che secondo le prime stime potrebbe “costare” circa 6 milioni di euro (i più ottimisti parlano di circa 5 milioni 600 mila euro). Soldi che come ha fatto sapere il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone, la Rai non dovrà restituire ma che certamente, però, dovrà compensare (in termini di passaggi pubblicitari) nel corso dell’anno. Insomma, una sorta di scambio merci che, fa osservare un alto dirigente Rai, «se è vero che quei soldi non peseranno materialmente sulle casse dell’azienda» alla lunga, però, si ripercuoteranno anche sul prossimo Sanremo ma anche nella ricerca pubblicitaria del palinsesto primaverile.
Gli uomini di Rai pubblicità, infatti, solo se si tiene conto di Sanremo nella contrattazione pubblicitaria non partiranno dal 47,26 medio di share (la Rai pare abbia venduto gli spot con una media di share al 45%) ma dal 39.27: sette-otto punti in meno di valore. Un brutto colpo, che associato ai dati sui target di ascolto (in cosiddetto pubblico pregiato) rischia di appesantire ancor più i valori dello show canoro. Quest’anno, infatti, un po’ in tutta Italia (tranne l’Umbria) è diminuito il pubblico giovane (target tra 15 e 54 anni) così come le donne: elementi pregiati per inserzionisti e grandi sponsor. Non solo, ciò che più colpisce analizzando bene le statistiche è l’innalzamento della pressione pubblicitaria: dal Sanremo 2010 a quello di quest’anno c’è un incremento di quasi il 30% degli spot. Con il 10,4% in meno di laureati a guardare Sanremo e un target pregiato a meno 8%. Crollo di ascolti anche sulle piattaforme digitali, «Festival fagocitato – spiega Ricci direttore di Barometro – su twitter dalla nascita del governo Renzi, dalla situazione Ucraina e dalla vicenda WhatsApp».
Luciana Littizzetto
La Stampamaurizio amore (nexta)
Per il secondo anno consecutivo la celebre attrice, autrice e cabarettista affiancherà Fabio Fazio alla conduzione di Sanremo
E’ nel 1984 che Luciana Littizzetto si diploma al conservatorio in pianoforte prima di frequentare tra il 1988 ed il 1990 la scuola di recitazione dell’Istituto di Arte e Spettacolo. Comincia così la sua carriera come doppiatrice e autrice di testi per i suoi primi spettacoli. Nel 1990 consegue la laurea in lettere e si dedica per nove anni all’insegnamento nelle scuole. Nell’agosto del 1991 vince il premio “Ettore Petrolini” al Teatro Romano di Aosta e subito dopo arriva la sua prima volta al Maurizio Costanzo Show. Da questo momento la carriera di cabarettista diventa la sua professione. Nel 1992 partecipa al programma di Rai Tre “Avanzi” condotta da Serena Dandini, prima di portare sui palcoscenici d’Italia il suo spettacolo “Parlami d’amore Manù”.
Un anno dopo Luciana torna in tv nei panni della celebre “Sabrina” a “Cielito Lindo”, il programma di Rai Tre condotto da Claudio Bisio ed Athina Cenci. Nel 1997 l’artista passa a Mediaset, ospite delle trasmissioni "Facciamo Cabaret" e "Ciro, figlio di Target" prima di recitare nel film d'esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo, "Tre uomini e una gamba". Dal 1998 partecipa a "Mai dire gol" e nel 1999 ritorna sul set, per recitare insieme a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu in "E allora mambo!" Nel 2000 la Littizzetto torna in Rai per partecipare a "Quelli che il calcio.." di Fabio Fazio, ma anche a "Stasera pago io" di Fiorello, "C'è posta per te" di Maria De Filippi, "Mai dire Domenica" fino alla comparsata del Festival di Sanremo 2003, dove bacia in diretta il conduttore Pippo Baudo.
Dal 2005 è ospite fissa del programma "Che tempo che fa", di Fabio Fazio dove ormai ha abbandonato i personaggi che l'hanno resa celebre, per dedicarsi a monologhi comici su temi d'attualità.Il 22 novembre 2007 l’artista riceve dal Presidente Giorgio Napolitano il premio De Sica. Nel 2010 l'artista è stata impegnata sul set della fiction televisiva "Fuoriclasse" e quello del film di Giovanni Veronesi, "Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso", mentre nel 2011 recita in" Femmine contro maschi", di Fausto Brizzi 2011e Il giorno in più, di Massimo Venier. Nel 2012 lavora invece nel film di Lucio Pellegrini "È nata una star?" e infine nel 2013 in "Aspirante vedovo", di Massimo Venier.
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Fabio Fazio
La Stampamaurizio amore (nexta)
Giunto al suo terzo Festival, il mattatore e direttore artistico della celebre kermesse non teme le critiche
Il suo esordio televisivo risale al 1983, quando grazie ad un concorso indetto dalla RAI, un giovane Fazio partecipa alla trasmissione Pronto Raffaella. Contemporaneamente il conduttore lavora nella trasmissione radiofonica "Blackout" insieme ad Enrico Vaime e Simona Marchini. L’anno dopo è nel cast di "Loretta Goggi in quiz" e nel 1985 conduce L'orecchiocchio una nuova forma d'intrattenimento giovanile. Nel 1987 è alla conduzione del programma sportivo Forza Italia su Odeon TV, mentre nel 1990 è fra i protagonisti del varietà satirico di Telemonecarlo "Banane".
Nel 2001 è costretto a lasciare la Rai per divergenze con il presidente Roberto Zaccaria, per approdare all’allora rete televisiva nascente La7. Dopo circa due anni di silenzio nel 2003 ritorna a Rai 3, alla guida del celebre programma di approfondimento Che tempo che fa che gli consente di ritirare nel 2007 il Premio "È giornalismo". A novembre del 2010 conduce, sempre su Rai Tre insieme allo scrittore Roberto Saviano, il programma "Vieni via con me" su Rai 3 che diventa il programma più visto nella storia della terza rete. Tra le trasmissioni di successo condotte da Fazio ricordiamo Quello che (non) ho andata in onda su La7 nel maggio del 2012. Nel 2013 presenta per la terza volta il Festival di Sanremo, accompagnato sul palco dell’Ariston da Luciana Littizzetto.
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